martedì 8 febbraio 2011

ARRUBIOLUS - FRITTI DI FORMAGGIO





Ecco altri fritti di carnevale. Questi sono dei dolci sardi che assumono vari nomi a seconda della zona della sardegna. Sono delicatissime frittelline di formaggio profumate allo zafferano e agrumi.
La radice della parola che indica questo dolce è "rosso" e questo deriva probabilmete dai tuorli, dallo zafferano e dall'arancia.
Una volta fritti questi dolci possono essere finiti in vari modi...
potete decidere di passarli nello zucchero semolato e spolverarli di zucchero a velo, passarli miele caldo, nella sapa di mosto calda, o ancora nella sapa di miele.
Ingredienti per 70 frittelline circa:
  • 400 gr di ricotta di pecora (già privata di siero)
  • 300 gr di formaggio fresco pecorino non salato (e inacidito leggermente)
  • 4 tuorli d'uovo
  • 120 gr di zucchero
  • 220 gr di semola rimacinata (circa)
  • 2 bustine di zafferano
  • 4 gr di lievito per dolci
  • la scorza grattugiata di 3 arance
  • la scorza grattugiata di 2 limoni
  • 1 pizzico di sale
Per la glassatura :
  • 450 gr di miele millefiori
  • la scorza intera di 3 arance
Procedimento:
La sera prima avvolgete la ricotta in un panno pulito e mettetela nel frigo in modo da asciugarla per bene (usate almeno 430 gr di ricotta perchè il peso indicato è riferito alla ricotta già asciutta).
Preparate il miele aromatizzato che vi servirà per la glassatura.
Scaldate il miele a fuoco basso con dentro la scorza delle arance spezzettata e lasciate in infusione tutta la notte.
La mattina seguente "grattugiate" la ricotta che sarà ben asciutta e raccoglietela in una ciotola.
Fate la stessa cosa con il formaggio primo sale e unitelo alla ricotta.
Aggiungete lo zucchero ai formaggi e lavorate con la frusta dell'impastatrice o a mano per alcuni minuti fino ad ottenere un composto liscio.
Aggiungete le scorze degli agrumi e le uova e lavorate ancora con la frusta.
In ultimo aggiungete la semola (poco alla volta secondo l'assorbimento) , lo zafferano e il lievito.
Impastate con la foglia per alcuni minuti fino a rendere l'impasto omogeneo, morbido ma sostenuto.
In ultimo aggiungete il sale e amalgamate.
Lasciate riposare l'imnpasto nella ciotola per 30 minuti almeno.
Superato il riposo prelevate piccoli pezzi di impasto con il cucchiaino e formate delle polpettine ( che dovranno leggermente sedersi) della dimensione di una piccola noce.
Passatele nella semola rimacinata e sistemate in un piatto. Una volta che le avrete preparate tutte accendete l'olio e portatelo a 170 °C .
Abbassate il gas e tuffate i dolcetti nell'olio. Una volta che le frittelline salgono in superficie rigirarle di continuo con una spumarola fino a che non assumeranno un colore arancio bruno come potete vedere in foto!.
Scolate su carta assorbente e procedete allo stesso modo per tutti i dolcetti.
Una volta freddi preparate la glassatura.
Scaldate il miele che avevate preparato la sera prima ed eliminate la scorza d'arancia.
Versatelo in una pentola larga e quando sarà ben caldo tuffateci pochi arrubiolus alla volta. Rigirateli in modo da glassarli completamente e toglieteli con una spumarola sistemandoli in un piatto largo senza sovrapporle.
Procedete allo stesso modo glassando tutti gli arrubiolus e per una glassatura migliore lasciateli riposare 15 minuti e glassateli allo stesso modo per la 2° volta sempre nel miele caldo avanzato.
I valori nutrizionali si riferiscono ad ogni arrobiolus dopo la frittura.

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Questa ricetta è stata anche realizzata da Benedetta Parodi nel "Menù di Benedetta" su la7 puntata 16 Aprile 2013 visibile nel video linkato qui sotto al 18° minuto. 

http://www.youtube.com/watch?v=LVCCq2txkas

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6 commenti:

Erica Ferreri ha detto...

Ciao Roberto, piacere di conoscere te ed il tuo blog :)
mi piace davvero un sacco, questa ricetta è davvero bella, mi piacciono le ricette tradizionali :)
posso chiederti cos'è la sapa?
la sapa di mosto è tipo il vincotto che si fa con il mosto? :D
ti ringrazi, intanto mi aggiungo molto volentieri ai tuoi lettori :D

ROBERTO ha detto...

Ciao Erica piacere mio :-)
Si la sapa è il mosto di vino che viene fatto cuocere per moltissime ore con aggiunta di spezie fino a che non raggiunge una consistenza liquorosa! é molto usato nella tradizione sarda , infatti è alla base di molti dolci!
Grazie mille
ciao ciao

Erica Ferreri ha detto...

:D ecco, avevo capito, allora :) lo fa mia nonna partendo dal mosto ed aggiungendo cenere... un procedmento strano... poi lo schiuma, dice che serve per togliere l'acido del mosto... bah.. lei è pantesca, quindi lo farà in modo diverso, ma sò per certo che è ottimo :) grazie per la risposta tempestivissima !!! ;)

p.s. te lo scrivo qui, così non ti riempio il blog di commenti, la ricetta dei ravioli alle mandorle è fantastica!!!!

ROBERTO ha detto...

E si credo che siano simili!
Prego!!
P.S leggi nella colonna al lato i commenti alimentano il mio blog:-)
Più sono meglio è :-)

Barbara ha detto...

Ciao! Queste frittelle le ho assaggiate oggi in un ristorante di Tonara, sono deliziose! Troppo contenta di aver trovato subito la ricetta, proverò a farle al più presto :)

Acasadiross ha detto...

Non li conoscevo, devono essere buonissimi. Li preparerò sicuramente il prossimo carnevale. Grazie per la ricetta e complimenti per il blog, per il tuo lavoro e la tua bravura e passione.

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